Pianeta Madre Kree. Qualche tempo fa.

Il giovane appena entrato all' Accademia Militare ammira estasiato gli immensi archivi della biblioteca centrale. In migliaia di tomi vi è tutto il sapere, tutta la conoscenza, tutta la cultura accumulata dalla sua razza in questi secoli. Sono anni fiorenti per l' Impero Kree: grazie alla saggia guida della Suprema Intelligenza, esso ha raggiunto la sua massima espansione e rivaleggia con i suoi odiati nemici, gli Skrull e gli Shi'Ar.
Ma queste sono questioni che ancora non tormentano la mente del giovane. Il suo nome è Ronan e per giorni legge libri su libri, apprende nozioni su nozioni, finchè tra le mani gli capita un libercolo, nascosto tra volumi ben più ampi, quasi come se colui che l' ha scritto abbia voluto tenerlo segreto. Ronan lo apre ed un mondo incredibile si spiega davanti ai suoi occhi: legge di un popolo creato dai Kree, gli Inumani, il risultato di un esperimento genetico effettuato dall' Impero circa venticinquemila anni fa su un piccolo satellite del Sistema Solare, la Luna. Il satellite della Terra, il pianeta di cui a volte il giovane sente parlare tra i più alti in grado. Ma a quanto pare nei secoli successivi a questo esperimento qualcosa è andato storto ed ora gli Inumani e le loro conoscenze non appartengono più all' Impero Kree. Si sono sottratti ad esso senza motivo, hanno rifiutato la sua giusta guida. E nessuno sembra voler fare niente per rimediare.
Ed è allora che Ronan fa a sé stesso una promessa: tutto quello che era di legittima proprietà dei Kree, ai Kree tornerà. A qualunque costo. Il suo volto ammirato di quando era entrato in biblioteca lascia all' uscita il posto ad uno sguardo pieno di ardore e di voglia di conquista.

NEW ORDER
Parte 1: SHINY HAPPY PEOPLE
di FABIO VOLINO

I Vendicatori e Ronan creati da Stan Lee e Jack Kirby
Il Nuovo Ordine creato da Fabio Volino
Photon creata da Roger Stern e John Romita Jr. & Sr.
Carlo Monni Supervisione
Mickey Consulenza e ispirazione
Stan Lee/Jack Kirby/Roy Thomas Accusatori

 

"Fuori dal mio ufficio, Ross, e subito!". Everett non si fa pregare.
"Grane come al solito, eh?" gli si avvicina Nikki Adams.
"No, è solo quel rompiscatole di Alden Rusk" ribatte lui "Io gliel' ho detto che il mio ruolo attuale non ha più nulla a che vedere col governo che lui rappresenta, voglio dire, c'è gente là fuori che ha dato di matto perchè questo divenisse ben chiaro. Ma Rusk continua a non capirlo: se non fosse troppo stupido penserei che è il Teschio Rosso travestito, con tutte quelle sue fisse sui Vendicatori".
"Ho sentito che sei in carica solo da pochi giorni, ma hai già avuto modo di combinare guai".
"Ehi, non è stata colpa mia, ma di...".

"Vi ho imprigionato, eroi della Terra!" dice Ronan "Non potete sconfiggermi!".

"Ross! Ross!" lo richiama Nikki "Tu hai la pessima abitudine di cominciare dalla fine".
"Era per introdurre al meglio il phatos della vicenda. Comunque, dovendo proprio trovare un inizio, direi di partire da...".

ORKA, QUANTO È GROSSO!

New York, Molo 8.

Le tranquille acque di questa zona della città iniziano a ribollire furiosamente. E subito dopo ne emergono tre figure, in lotta.
"È tutto inutile, Orka!" esclama Namorita, regina di Atlantide "Attuma ed il suo esercito hanno già fallito e tu da solo non puoi fare nulla".
Accanto a lei vi è Triton degli Inumani, che da quando il suo popolo ha deciso di emigrare nello spazio ha scelto la città subacquea come sua seconda patria, non esitando mai nel difenderla.
I tre atterrano sul molo, le cui assi vibrano fortemente per l' impatto ma miracolosamente resistono. Namorita e Triton partono all' attacco all' unisono e colpiscono Orka al volto ed al petto. La forza dei due pugni combinati proietta il criminale a svariati metri di distanza, contro la parete di un deposito di barche, dove perde i sensi. Le forze del FBSA, capitanate da Carl Denti, giungono rapidamente sul posto e hanno facile gioco nell' immobilizzare e portare via Orka.
"Che ingenuo" commenta Nita "Attaccare quel convoglio di medicinali credendo che non fosse scortato, non...". Poi il suo viso si volge verso il suo alleato. "Triton, ti vedo con lo sguardo perso, cos'hai?".
"Sono preoccupato per la famiglia reale" confessa lui "Ormai avrebbe già dovuto dare sue notizie e invece...".
"Comprendo la tua inquietudine. Se lo desideri puoi avere tutto l' appoggio di Atlantide per questa ricerca".
"Ti ringrazio per l' aiuto che mi offri, ma credo che esista un solo luogo in cui posso avere notizie dei miei compagni. L' ultimo posto in cui sono stati prima di partire per lo spazio: il Four Freedom Plaza!".

Pianeta dei Kree.

"Accusatore Ronan...".

"Ehi, Ross, un attimo".

"Accusatore Ronan, c'è...".

"Ross, mi stai ad ascoltare? Come fai a sapere cosa è accaduto su un lontano pianeta?".
"Naturalmente all' epoca non lo sapevo, Nikki. Ma ho fatto le mie indagini e poi ho le mie fonti privilegiate. Devo dunque pensare che tu metti in dubbio la mia credibilità?".
"Quella e molto altro. Ma vai avanti, voglio vedere dove vai a parare".

ROGAN, NON LOGAN

Pianeta dei Kree.

"Accusatore Ronan, c'è una navetta in arrivo".
"Fammi vedere. Ah sì, l' aspettavo, finalmente è arrivato. Concedigli pure il permesso di atterrare".
Poco dopo il portello dell' astronave si apre e da esso fa capolino qualcuno. Scende le scale in modo quasi impacciato, fino a trovarsi al cospetto di Ronan, che lo sovrasta non solo in altezza.
"Dunque alla fine hai accettato il mio invito... fratello" afferma quest' ultimo.
"Ero curioso" ribatte Rogan l' Accusatore.
"Nostalgico, più che altro, come tutti noi kree. Rimpiangiamo i tempi in cui eravamo un grande popolo conquistatore ed eravamo una superpotenza galattica. Ma poi è giunto l' infausto giorno in cui una negabomba ha annientato più del 90% della nostra razza. Da allora siamo sotto il giogo del maledetto Impero Shi'Ar".
"Ma tu vuoi cambiare questo stato delle cose, vero?".
"Era inevitabile che accadesse, dopo così tanto tempo gli Shi'Ar stanno allentando il loro controllo su di noi, credendo erroneamente che noi siamo totalmente sottomessi al loro volere. Hanno persino lasciato scorrazzare te ed i figli di Yon-Rogg in giro per il cosmo. Dobbiamo approfittare di questa situazione, ricominciare ad estendere i nostri dominii. Lentamente, con costanza, fino a tornare ad essere un Impero".
"Gli Shi'Ar non rimarranno ciechi per sempre".
"Ed io sono qui ad aspettarli". Ronan indica la sua Arma Universale. "Ora questa è davvero una mazza invincibile, dopo che l' ho sottoposta a recenti migliorie: potrei tenere testa a Gladiatore della Guardia Imperiale, se non sgominarlo addirittura. Inoltre abbiamo un esercito amico al nostro fianco".
"Gli Inumani". Rogan volge lo sguardo in lontananza, dove si intravedono le guglie della cittadella di Attilan. "Sei sicuro che siano nostri amici? E che ci seguiranno dovunque diremo loro di andare?".
"È vero, potrebbe sorgere del malcontento. Ma abbiamo grandemente bisogno delle loro capacità e dei loro poteri. So già come conquistare la loro totale fiducia ed affiderò questa missione a te".
"A me?".
"Sì, poi ti darò tutti i dettagli".
"Ma, Ronan, sono venuto a conoscenza di un' altra branca della resistenza kree, forse potremmo unire le nostre forze...".
Il viso dell' Accusatore si riempie di rabbia:"Non osare più nominarla in mia presenza! Contraddice tutto quanto c'è di sacro e virtuoso nel nostro popolo e getta una pessima luce sulla nostra opera di ricostruzione. L' argomento è concluso".
Rogan non prova a ribattere: dopotutto è sempre stato così, ha vissuto all' ombra di suo fratello sin da quando era piccolo. Per lui ha rappresentato un esempio inarrivabile, di cui invano ha provato a seguire le orme. La maturità non ha cambiato questo fatto.

MAMMA, PAPÀ, MI SONO INNAMORATA!

New Orleans.

Il pranzo tra Monica Rambeau ed i suoi genitori è stato dominato quasi totalmente dal silenzio. Gli anziani coniugi hanno capito che c'è in ballo qualcosa di importante, ma finora non hanno osato chiedere nulla a loro figlia.
Alla fine, dunque, è Monica a rompere gli indugi:"Mi sono innamorata di una persona".
"Cara, ma è magnifico!" esclama Frank Rambeau "Perchè non l' hai invitato a pranzo? Poteva essere una occasione perfetta per conoscerci".
"Volevo prima discuterne con voi".
"C'è qualcosa che non va?" chiede Maria.
"Ecco, vedete... Mi sono innamorata di un' altra donna". Finalmente l' ha detto e non ha chinato il capo: non è stato poi così difficile.
Cala di nuovo il silenzio nella stanza, dura un minuto abbondante.
"Una donna?" esclama infine, incredula, la madre di Monica.
Lei annuisce:"Una donna bianca". Tanto per rincarare la dose.
Silenzi di stupore, facce incredule. Sgomento? Disprezzo?
"Monica" dice poi Frank "Io e Maria vorremmo rimanere soli, se non ti dispiace".
"Capisco il vostro disagio, ma...".
"Ti prego".
La donna non replica ulteriormente ed esce di casa. Non prova vergogna o sconforto per quello che ha fatto, anzi, è felice di averlo fatto. Questa è la sua vita ed ogni sua decisione è sempre stata ben ponderata. No, non si pente di nulla e spera che i suoi genitori capiscano.

"Senti, Ross" interrompe Nikki Adams "Finora siamo stati sott'acqua e su un pianeta lontano: mi dici come c'entrano i Vendicatori in tutto questo?".
"Ci stavo arrivando, per vie traverse, ma ci stavo arrivando".
"Ma perchè i Vendicatori entrano sempre in certe faccende per vie traverse?".
"Perchè in Alias gli incontri segreti avvengono sempre nei parcheggi sotterranei? Nikki, l' Universo è pieno di misteri".

CAMERIERE, C'È UN ASGARDIANO NEL MIO PIATTO

Palazzo dei Vendicatori.

Stavo narrando al gruppo del mio fondamentale intervento nel corso dell' ultima rivolta in Wakanda, con loro grande apprezzamento.
"Bastaaaaa!!!!" urla Occhio di Falco.
"La storia non è di suo gradimento?" chiede Ross.
"Non è quello, è il fatto che ce l' abbia narrata già quattordici volte. Con enfasi particolare su come ha steso Killmonger a mani nude! Viz, ti prego, dammi la giornata libera".
"No, Occhio di Falco" ribatte il sintezoide "Potrebbe esserci bisogno di te".
"Sporco mentitore" sorride l' arciere "È che non vuoi rimanere qui a soffrire da solo".
"Inoltre, Mr. Ross, vorrei discutere con lei su alcune questioni inerenti la Slorenia".
"Ah sì" annuisce Everett "La nazione che è improvvisamente diventata il centro del mondo e che fino ad un anno fa non era nemmeno segnata sulle carte geografiche. Le stranezze della vita... Sarò lieto di aiutarla, comunque".
In quel momento entra nella stanza un trafelato Tony Stark.
"Ehi, che ti succede?" gli domanda Clint Barton.
"Un guaio tremendo. Una tragedia di portata colossale" esclama l' affarista.
"Nefaria? Il Mandarino? Fin Fang Foom?".
"No, molto peggio. Ragazzi, abbiamo solo pochi secondi: mi raccomando, assumete un atteggiamento composto e presto sarà tutto finito".
"Ma cosa...".
"Buongiorno" fa in quel momento capolino una donna occhialuta di mezz'età "Mr. Stark, non avrà mica provato a seminarmi?".
"No. Come può solo pensare una cosa del genere?" esclama con tono incredulo Tony.
"Signora" avanza Ross "Devo chiederle le sue generalità. Questo è territorio internazionale e...".
La donna tira fuori un tesserino:"Mi chiamo Edna Rottenmeier. Faccio parte dei servizi sociali della città di New York. Come molti di voi sapranno, ultimamente Mr. Stark ha chiesto l' affidamento del piccolo Andy Lowell e noi per conto del tribunale dei minori stiamo valutando se Mr. Stark possa essere un padre adatto per il bambino".
"Ed i Vendicatori cosa c'entrano in tutto questo?".
"Ci sono due aspetti di Mr. Stark che ci interessano: il primo, quello industriale, pur se oggi decaduto, è già stato attentamente vagliato. Ma c'è anche un secondo aspetto, quello di principale finanziatore dei Vendicatori, che può influire sul nostro giudizio finale. Dunque sarò costantemente a contatto con Mr. Stark in tali sue attività".
"Ma signora Rottenmeier..." inizia Visione.
"Signorina, prego" corregge lei.
"Come mai la cosa non mi stupisce?" pensa Occhio di Falco.
"Signorina Rottenmeier" ricomincia Viz "Questo comporta anche la partecipazione a riunioni che dovrebbero essere riservate".
"Intende forse dire che il benessere del bambino non è un interesse superiore?" sbotta l' assistente sociale.
"Lo ammetta, Visione" sussurra Everett Ross "Ha appena incontrato qualcosa che va aldilà delle sue capacità di analisi".
"Ma infatti non ci sarà alcun problema... vero?". Tony lancia uno sguardo di ghiaccio, soprattutto a Clint e Ross. "Queste sono persone fidate, che fanno del rispetto e dell' educazione la loro bandiera. Per non parlare della compostezza di tutti i Vendicatori che...".
In quel momento un portale si apre a pochi metri da loro. Nessun allarme risuona, dunque è una visita amichevole, un ospite previsto, una persona nota. Che però da tempo non si faceva vedere da queste parti: e quando si tratta di rimpatriate lui fa sempre le cose in grande.
"Salute, compagni!" esclama Thor, dio del tuono, uscendo dal portale "Cosa sono quelle facce smunte? Ci penserà Thor a rinfrancare i vostri animi con un sontuoso banchetto direttamente dalle regali cucine di Asgard. E con una amena compagnia!".
E dietro di lui escono uno stuolo di cuochi con in mano grandi vassoi pieni di succulenti pietanze, seguiti a ruota dai tre guerrieri Hogun, Fandral e Volstagg, qualche altro asgardiano ed infine Beta Ray Bill, che osserva con curiosità questo edificio che non ha mai visitato finora. Partono subito pacche sulle spalle e birra a fiumi. Clint si unisce di buon grado alla festa.
"Dunque è questa la compostezza di cui parlava, Mr. Stark?" esclama Edna Rottenmeier "Molto bene". E giù a prendere nota.
"Thor, ti uccido. Thor, ti uccido. Thor, ti uccido" pensa Tony.

VIVE LE FANTASTIQUE!

Ma torniamo per un attimo a Triton, credevi che me ne fossi scordato, eh, Nikki? Allora, come ben sai gli abitanti di New York nel corso degli anni si sono abituati alle più incredibili stranezze, tanto che ormai se avviene una battaglia supereroe/supercriminale passano oltre fischiettando o al limite mandano un MMS ai loro figli o amici. Però, nel vedere l' inumano spuntare fuori da un tombino, alcuni si fermarono: chissà, forse erano stati attirati dal suo strano costume da bagno, che pareva uscito dritto da un atelier Versace per quanto era brutto...
Triton non presta attenzione agli sguardi dei curiosi e si dirige a passo svelto verso un edificio a pochi metri da lui: il celebre Four Freedom Plaza, dimora del gruppo di avventurieri più famoso al mondo. Giunge infine al piano terra, presso la reception, avvicinandosi ad una scrivania ed alla sua insolita segretaria.
"Buongiorno, sono Roberta. Benvenuti al Four Freedom Plaza. In cosa posso servirla?".
"Ehm, vorrei parlare coi Fantastici Quattro" dice Triton.
"Ha un appuntamento?".
"No, ma è molto importante".
"Eccomi, Triton" avanza in quel momento il leader del gruppo, Mr. Fantastic.
"Mr. Richards" interviene la segretaria robotica "Le ricordo che tra un' ora ha un breefing con i suoi doppi temporali".
"Tranquilla, vi parteciperò. Seguimi pure nel mio laboratorio, Triton. Cosa ti porta qui?".
"Sono in cerca di informazioni sulla mia famiglia".
"Non la vedo da molto tempo neanch'io".
"Quand'è stata l' ultima volta?".
"Poco dopo che tu ti eri trasferito ad Atlantide. Vennero da me, a cercare il mio aiuto per arrivare il più velocemente possibile sul pianeta dove si era insediato Ronan e riconquistare Attilan. Pensai che Huntara avrebbe potuto creare per loro un apposito portale spaziale e dunque li mandai ad Altroquando. Prima che svanissero alla vista, dissi loro che se lo desideravano potevano avere la collaborazione dei Fantastici Quattro. Ma loro rifiutarono, dissero che questa era una faccenda strettamente personale. Da quel giorno non li ho più rivisti".
"Allora devo recarmi anch'io su Altroquando, devo sapere cosa è successo loro".
E così, pochi minuti dopo, quando Triton ha ripreso le forze grazie ad un bagno rinfrancante, Reed Richards per mezzo dei suoi avveniristici macchinari ha già aperto un portale dimensionale.
"Ti porterà direttamente ad Altroquando" spiega il leader dei Fantastici Quattro.
"Tu non vieni?" chiede l' inumano.
"Preferisco di no. Lì c'è anche mio padre e, se posso evitare di incontrarlo, lo faccio. In ogni caso potrai sempre contare sul nostro aiuto. Buona fortuna".
"Grazie, ne avrò bisogno" conclude Triton oltrepassando il portale.

SANSONE E CIRCE

Palazzo dei Vendicatori.

"Allora, Sersi, eccomi di nuovo qui" dice Leonard Samson "Perdonami se ultimamente non sono venuto, ma mi sono dovuto occupare di un' altra faccenda. Dunque, dove eravamo rimasti l' ultima volta?".
"Perchè ti interessi tanto a me?" chiede l' eterna, rannicchiata in un angolo come al solito.
"Bene" pensa lo psichiatra "Lentamente sto infrangendo il suo muro di silenzio". "Perchè ho a cuore la tua condizione" dice poi "Così come tutti i tuoi amici. Tu pensi, erroneamente, che rinchiudendoti da sola nel tuo angolo, persa nel tuo mondo di dolore, sarai solo tu a soffrire. Ma non è così: la tua gente, i Vendicatori, sono tutti preoccupati per te, soffrono insieme a te nel vederti in questo stato. Non devi reagire perchè sono io ad esortarti, ma perchè ci sono persone là fuori che vogliono vederti tornare come un tempo. Felice, sorridente, sempre pronta ad organizzare feste eccezionali".
Sersi non ribatte.
"So cosa ti è successo" continua allora Samson "Subire violenze ai danni del proprio corpo è un evento terribile, non ci si riprende mai completamente. Non voglio fare l' ipocrita: negli anni a venire ti sveglierai di soprassalto, ricordando quegli angoscianti momenti. Ma devi andare oltre, Sersi, e anche se fai finta di non ascoltarmi so che dentro di te hai la forza necessaria. Usala, usala al più presto".
Doc Samson esce dalla stanza, lasciando dietro di sé una pensierosa Sersi.

FRATELLO, COGNATA, SONO INCINTA!

Palazzo dei Vendicatori. Un' altra stanza.

"Ancora non riesco a crederci" afferma Quicksilver "Voglio dire... hai un bel profilo anche adesso, sorellina".
"Sono solo poco più di tre mesi, dopotutto" dice Scarlet.
"Ma non avevi detto di essere sterile, Wonder Man?".
"Credimi" esclama Simon Williams "Gli eventi che hanno portato al concepimento sono un qualcosa di incredibile, anche per i nostri standard".
"Eventi che ti hanno fatto rischiare grosso" afferma Wanda Maximoff.
"Già, l' energia ionica non voleva abbandonarmi, stavo per esplodere. Poi ho finalmente trovato una, chiamiamola così, valvola di sfogo ed ora sono come prima, con in più un nuovo obiettivo".
"Vuoi davvero tornare ad essere un imprenditore?".
"Sì, ma questo non vuole affatto dire che metterò per sempre da parte i miei impegni di Vendicatore o... di padre".
"Ma i nostri figli sembrano avere un amaro destino sin dall' inizio" commenta Crystal "Non ti hanno sconvolta le parole del Dr. Strange sulla vera natura di tuo figlio, Wanda?".
"Sì" conferma lei "Ma questo non cambia il fatto che lui o lei sarà il prodotto dell' amore mio e di Simon. E come tale lo tratteremo, come voi avete fatto con Luna. A proposito, dove si trova?".
"È fuori, insieme a Julia Carpenter e sua figlia" spiega Pietro Maximoff "Almeno così si diverte un po', mentre noi ci occupiamo degli Inumani".
"Anche con Luna il destino è stato beffardo" dice Crystal "Tutto questo tempo, a credere che fosse una bambina normale come tante altre, ed invece recentemente il Collezionista ci ha rivelato che in futuro sarà in possesso di poteri straordinari*".

* V. Fantastic Force 7

"Ma questo non cambia niente, niente" afferma Scarlet "Rimane sempre vostra figlia, la cosa più importante della vostra vita".
"Sì, è vero, ma ci vorrà tempo per abituarsi: non è facile sapere di avere vissuto tutti questi anni un' illusione".
In quel momento nella stanza entra Wasp:"Simon, la rappresentanza di Eterni e Devianti è appena arrivata".
"Cosa significa questo?" chiede Quicksilver.
"È solo l' ultimo rimasuglio della mia vita passata" dice Wonder Man "Prima me ne libererò, prima potrò iniziare quella nuova".

L' UOMO CHE VOLLE FARSI ROBOT

Palazzo dei Vendicatori. Laboratorio.

"Dunque, Mr. Stark" dice Edna Rottenmeier "Durante la cena ho contato 23 bestemmie, 127 imprecazioni, 249 rutti, 30...".
"ThortiuccidoThortiuccidoThortiuccido".
Più in là, intanto, avviene un dramma molto più profondo.
"Ti ringrazio per avere accettato l' invito, Thor" dice Visione "È sempre un piacere rivederti".
"Spero di non essere stato scortese nel portare alcuni miei compari" afferma il dio del tuono "L'ho fatto per rallegrare l' atmosfera. Ma qui davanti a me vedo una scena per cui non c'è nulla da sorridere".
"Esatto: Deathlok. Un tempo era anche peggio di come è adesso. Siamo riusciti a rimetterlo in sesto e a riattivarlo, ma ogni traccia della presenza di Michael Collins sembra essere scomparsa. Tutti i metodi convenzionali hanno finora fallito, dunque ora siamo passati a quelli non convenzionali. Se tu o tuo padre Odino avete il potere di compiere un miracolo...".
"Qual strana parola è questa se pronunciata dalle tue labbra" dice Thor. Poi protende Mjolnir, da cui parte un' intensa luce bianca che va ad avvolgere il corpo di Michael Collins. Svanisce alcuni secondi dopo, mentre contemporaneamente Thor china il capo. "Manderò comunque i medici del mio regno, ma temo che non potremo fare nulla. Ogni danno fisico che sussisteva è stato curato, ora c'è qualcosa di più profondo da raggiungere e ricostituire, qualcosa per cui nemmeno noi asgardiani possiamo fare molto".
"È molto peggio di quello che è accaduto a me tempo fa" commenta Visione "Ma continueremo a provare: riusciremo anche stavolta".

HIGH POCKETS

Palazzo dei Vendicatori. Un' altra stanza.

"Ehi, Mr. Pym? Mi sente".
"Cosa? Oh sì, Fabian. Sai, rispettavo il classico clichè degli scienziati".
"E dunque aveva la testa tra le nuvole, sì, so cosa vuol dire. Comunque sono felice che sia tornato qui, non sapevo dove mettere le mani con questa... Lei".
Hank osserva il bozzolo al cui interno vi è la creazione dell' Enclave... e le risposte a molti enigmi. "Credo che stiamo per giungere ad una svolta in questa faccenda" commenta infine lo scienziato.
"Cosa glielo fa credere?".
"Le recenti letture mi hanno mostrato un cambiamento, che ora ha trovato anche una sua... concretezza per così dire".
"Ovvero?".
"Guarda qui". Pym indica un punto al centro del bozzolo "C'è una crepa. A mio modesto parere, è solo questione di poche settimane, poi il bozzolo si schiuderà e... staremo a vedere". Ma la mente ed i pensieri dello scienziato vanno inevitabilmente anche alla sua ex moglie Jan: l' atteggiamento distaccato che sta attualmente mantenendo lo preoccupa molto. Deve al più presto avere un chiarimento con lei.

STASERA LA LUNA NON CI PORTERÀ FORTUNA

Luna, Zona Blu.

A poca distanza dalla dimora dell' Osservatore, come dal nulla si materializzano all' improvviso sei figure. La loro permanenza qui è comunque di breve durata in quanto pochi secondi dopo svaniscono ancora.
Ma Uatu a malapena fa caso a loro. Ha appena avuto da un suo simile la notizia dell' avvicinarsi di una terribile minaccia per la Terra e l' Universo intero: sette Antichi e... qualcosa di sfuggente alle sue percezioni. E non solo alle sue. A volte odia profondamente il suo voto di non interferenza.

"Ross" esclama un' esasperata Nikki Adams "Tu parli, parli e ti dilunghi, ma non arrivi mai al dunque".
"È il difetto di tutti i primi capitoli, tesoro mio" ribatte lui "E pensa che in tutto questo deve ancora entrare Xandar".
"Xandar?".
"Già. E sarà allora che inizierà il vero casino".

CONTINUA...

I VENDICATORI presentano:
SAYONARA, BILL
Parte 1: RIFLESSI DI...

Tokyo.

Mentre l' aereo si prepara all' atterraggio, Bill Foster osserva il panorama che si presenta aldilà del finestrino e rimane come estasiato: pur vivendo a New York, non può che rimanere a bocca aperta di fronte agli immensi grattacieli che caratterizzano la capitale del Giappone, ognuno dei quali ha un design avveniristico. Si dice che il mercato asiatico sia in forte espansione aldilà dei suoi confini, Bill non se ne stupisce affatto.
"Impressionante, vero?" commenta Kayla Ballantine, la sua segretaria personale che l' ha accompagnata in questo viaggio.
"Puoi dirlo forte. Senti, approfittiamo di questi ultimi minuti per riepilogare cosa faremo qui".
"Allora" dice la donna prendendo alcuni fogli "Siamo stati contattati da una ditta che ha nome Capsule Corporation guidata da Kenji Endo. Pare siano interessati al macchinario ideato da Spacca-Atomi, a loro dire avrebbe grande successo nel loro paese e dunque sono interessati ad una partnership".
"Qualche notizia di questo Endo?".
"Poche: è un giovane imprenditore venuto alla ribalta negli ultimi due anni. Ho avuto poco tempo per indagare su di lui e dunque non so cosa facesse prima, né come abbia potuto mettere in piedi una azienda che è tra le prime dieci di questo paese".
"Wow, davvero un cliente importante. Dovremo stare attenti a non perderlo, altrimenti Talia..." per un attimo la voce di Bill si blocca nel ricordare la sua donna e la sua attuale condizione "... Altrimenti Talia ce la farà pagare cara".
"Lascia fare al mio fascino femminile".
L' uomo sorride:"Quello è sempre importante, ma credo che avremo bisogno anche di qualcos'altro".
L' aereo atterra dolcemente e, poco dopo, Bill e Kayla entrano nell' aeroporto Haneda. Stanno per recarsi a prendere un taxi quando una voce da un altoparlante, in perfetto inglese, li ferma. "Attenzione, il signor Bill Foster della Kruma International è pregato di recarsi al telefono pubblico nr. 4. Ripeto, il signor Bill Foster...".
"E chi sarà mai?" si interroga Kayla avviandosi.
"Forse Dale che non vuole mancare di far sentire la sua presenza, anche a centinaia di chilometri di distanza".
Kayla non replica, fa quasi una faccia stizzita, e così Bill alza la cornetta. "Un momento, prego" dice il centralinista. Dopo qualche istante, giunge un' altra voce:"Pronto, Mr. Foster?".
"Sì, chi parla?".
"Buongiorno, Mr. Foster. Spero abbia fatto un buon viaggio. Sono Kenji Endo, il presidente della Capsule Corporation. Vede, qui alla mia azienda stiamo effettuando alcune opere di ristrutturazione e dunque ritengo sia meglio che, per il nostro primo incontro, si scelga un altro luogo. Inoltre io odio le classiche riunioni aziendali, sono più... esuberante, se mi passa il termine". La sua è una voce molto decisa.
"Mr. Endo, per me non c'è alcun problema. Mi indichi il luogo dell' incontro".
"Spero che non rimarrà troppo stupito quando glielo dirò".

Giri Darkwind Plaza.

Mentre il ragazzo attraversa gli ampi corridoi di questo immenso edificio, vede su tutti i muri poster dei più grandi eroi del Giappone, eroi risiedenti in questo palazzo. Da un altoparlante gli giunge una radio:"Bene, gente, preparatevi al nuovo successo di Hana-Bi, Cum Into My World. E ricordatevi di celebrare i Rising Suns, i nostri eroi nazionali".
Le parole della canzone scorrono nella sua mente quasi come se non esistessero: ha altro per la testa, al momento. Sta pensando alla vita che conduceva prima di essere salvato da Sole Ardente, il sommo traditore della patria come viene ora definito; sta pensando a quando anche lui ha fatto parte per breve tempo di un gruppo, prima di provare a vivere una vita comune. Poi, però, sono nati i Rising Suns, le cui fila aumentano ogni giorno. E lui potrebbe essere una nuova recluta.
"Benvenuto, Keiji Sei" lo saluta Seto Morita, membro di contatto tra il gruppo ed il governo giapponese.
"Da quanto tempo nessuno mi chiama più con questo nome" commenta il ragazzo "Prima ero sempre e solo Mirage".
"Le cui capacità potrebbero tornare utili al nostro paese".
"Dunque mi volete nei Rising Suns? Ma ci sono tanti valorosi supereroi al vostro servizio".
"Il nostro intento è quello di arruolare il maggior numero di metaumani possibile: maggiore è il controllo, maggiore sarà l' ordine che regnerà nella nostra società. La società giapponese, complessa come poche altre, con problemi particolari".
"Se possibile vorrei prendermi un paio di giorni. Per riflettere".
"Ma naturalmente" annuisce Morita "Capisco che sia una decisione che non può essere presa su due piedi: sappi comunque che se accetterai qui troverai molti tuoi coetanei, persone che come te vogliono conoscere nuove persone, nuovi amici. Ed inoltre non avrai più problemi economici".
"Ci penserò" ribadisce Mirage "Ci penserò".
Il ragazzo esce dall' edificio e Seto Morita si reca nella sua stanza privata. Lì preme un bottone del suo orologio ed in risposta si forma un' ologramma. Che rimanda l' immagine dell' enigmatico e sfuggente Padrone del Mondo.
"Ha accettato?" chiede quest' ultimo.
"Non ancora" risponde Morita "Ma sono certo che alla fine lo farà".
"Bene. Voglio radunare il maggior numero di forze possibili prima del mio attacco decisivo alla fonte di potere che mi permetterà di sterminare il 70% della popolazione umana senza rischi e guidare il restante 30% verso una nuova era". E l' ologramma svanisce.

New York. Abitazione di Dale West.

L' uomo ha rimesso mano alla sua armatura di Metallo e, dopo febbrili ore di lavoro, l' ha totalmente rivista. Gli capitano sempre due cose, ultimamente: o non viene riconosciuto o viene scambiato per Iron Man. Questo stato delle cose deve cambiare, e alla svelta: il suo aspetto sarà ora immediatamente riconoscibile. Adesso l' armatura è di color verde. "Voglio proprio vedere se vengo nuovamente confuso per qualcun altro, adesso" pensa Dale.

Kruma International.

Talia sta concludendo una telefonata. "Ti ringrazio per le tue parole di incoraggiamento, Peter. Sono molto importanti per me, più di quanto immagini".
"Vorrei poter fare di più" si rammarica lo scienziato della Starcore.
"Oh, ma tu puoi fare qualcosa per me: pagare la fattura dell' ultima fornitura di materiale che vi abbiamo spedito un mese fa".
Corbeau ride:"Amica mia, anche in questa situazione rimani un' affarista nata".
Dopo gli ultimi convenevoli la conversazione viene chiusa e Talia si mette ad esaminare alcune carte. Ma dopo qualche istante le posa, non riesce a concentrarsi, la sua condizione è ciò che più la preoccupa: tra poche ore ha un appuntamento con Hank Pym, che le darà la fatidica conferma o smentita. Se sia stata contaminata dalle radiazioni. Per un attimo si rammarica di aver voluto mandare a tutti i costi Bill in Giappone, ma quel contratto era importante. E comunque il suo rammarico dura appunto solo un attimo.

Tokyo.

"Beh, questo è decisamente un luogo originale per un incontro di affari" commenta Bill Foster. Infatti Kenji Endo, che non è ancora arrivato, ha deciso che si sarebbero visti... ad un luna park! E mentre tutto intorno a loro i bambini si divertono ed i genitori comprano loro dei souvenir o li accompagnano sulle giostre, i due americani si guardano intorno, incerti sul da farsi.
"Bill, hai notato come le ragazze qui abbiano tutte dei grandi occhioni?" si interroga Kayla "E indossano tutte un corto gonnellino: ma nessuna usa i pantaloni che sono così pratici?".
"Si vede che sono abituati così" liquida la questione l' uomo "Mr. Endo ha detto che ci incontrerà davanti ad una attrazione di nome Mirror Mirror. Sarà la consueta sala degli specchi magici: speriamo che sia in inglese anche l' insegna, non capisco nulla di giapponese io".
"Eccola" gli indica Kayla "Ma Mr. Endo come farà a riconoscerci?".
"Talia gli ha mandato delle nostre foto: dice che non avrà problemi. E che inoltre noi riconosceremo lui per via della sua assistente dalla capigliatura insolita".
"In che senso insolita? Se parli di capelli tinti di rosso, arancione, viola o fucsia qui non c'è che l' imbarazzo della scelta. Ma dove sono finiti i colori classici?".
Mentre discutono, i due arrivano davanti all' attrazione. "Bill, che dici se vediamo com'è?" propone Kayla "Tanto per passare il tempo, in attesa dell' arrivo di Endo".
L' uomo ci pensa un attimo, poi, come se una forza esterna lo esortasse, annuisce. Dopo aver capito quanti yen pagare, dunque, entrano in un' ampia sala circolare, alle cui pareti sono appesi decine di specchi. Ognuno rimanda una immagine deforme dei due, grassa, magrissima, altissima e così via: sorridono di fronte alle loro distorte rappresentazioni, poi si incamminano verso un' altra stanza. Qui si è già radunata altra gente, bambini per la maggior parte insieme ai propri genitori, davanti a loro un palco su cui sta per iniziare uno spettacolo.
Non appena Bill e Kayla hanno preso posto, la tenda sul palco si apre e compare un uomo dai folti capelli rossi, con un sorriso smagliante stampato in volto ed un grande papillon. No, non è Arcade, ma...
"Benvenuto, mio gentile pubblico! Sono il Re dei Giochi e sono qui per farvi assistere al più grande spettacolo della vostra vita. Ma non sarò solo, ho qui maghi molto potenti. Ecco il primo".
Entra un uomo, il volto coperto da una maschera gialla. "Costui è Shiro" spiega il Re dei Giochi "E possiede la magia del fuoco". In risposta, l' uomo inizia a creare delle figure infuocate nell' aria rappresentanti diversi animali: il pubblico lancia frasi di stupore. Anche Bill e Kayla, pur non capendo ovviamente una parola di quanto sta dicendo l' imbonitore, rimangono affascinati dallo spettacolo.
"Passiamo al secondo: Keniuchio". Entra un altro uomo, avvolto da una imponente armatura argentata. A ruota un essere dalla pigmentazione verde. Spontanei partono urli di terrore. "Aspettate, non abbiate paura" invita il Re dei Giochi "Perchè il nostro valoroso samurai porrà fine alla minaccia". E con poche stoccate, l' essere dall' aspetto mostruoso è a terra. Parte un applauso.
Poi un lampo improvviso passa da una parte all' altra del palco. "La mia Go Go" afferma il Re dei Giochi "Una ambita preda della fata Cutey Honey, nella cui borsa può trovarsi davvero di tutto, e del suo allievo Hiro".
La donna estrae svariati oggetti dalla sua piccola borsetta: ne accumula tanti sul palco ed il pubblico si chiede come possa realizzare questo trucco. Il ragazzo che la segue invece pare incerto, si guarda intorno con sguardo dubbioso.
"Hiro, perchè non segui la tua mentore?" chiede il Re dei Giochi. Ora il suo tono non è più così allegro.
"È tutto sbagliato" afferma il ragazzo "Tutto sbagliato!" esclama ad alta voce e si lancia contro Lemon "Kana, riprenditi, questo tizio ci ha ipnotizzato".
"Scusate, ma lo spettacolo viene interrotto" dice il Re dei Giochi provando a portare via Hiro, che però si libera con insolita agilità e si precipita verso Bill Foster.
"La prego, ci aiuti" dice in un perfetto inglese privo di accento "Liberi i miei amici".
L' uomo non si domanda come mai, tra tutte le persone radunate, questo ragazzo abbia scelto proprio lui. Anche perchè, un secondo dopo, una violenta fiammata viene diretta contro di lui.

Kruma International.

Celia Jackson sta mettendo a posto alcune carte quando il telefono squilla. "Kruma International, buongiorno". Inizialmente vi è solo silenzio. "Pronto?".
"La tua voce è melodiosa come sempre" dice qualcuno all' altro capo del filo.
"Ma chi..." inizia la donna prima che capisca chi è "Se provi ancora a tormentarmi, te la faccio pagare! C'è un' ordinanza del tribunale che...".
"E chi la sta violando? Sono a ben più di venti chilometri da te. Ovviamente, se dirai che io ti ho chiamato, nessuno ti crederà: se controlli i tabulati telefonici risalirai ad un numero che non può in alcun modo essere ricollegato a me. Dimmi, Celia, non vuoi più rivivere le belle esperienze che hai avuto con me?".
La donna sbatte con violenza il ricevitore e per alcuni secondi fatica a non tremare. "Bastardo" pensa. In quel momento il telefono squilla di nuovo.

Tokyo.

Con fenomenale prontezza di riflessi, Bill afferra Kayla e Hiro e si scaraventa con loro a terra, facendo sì che la fiammata passi sopra le loro teste. Per miracolo e fortuna, non ne ricavano nemmeno una bruciatura. Nel frattempo il pubblico presente allo spettacolo fugge ed in pochi secondi la sala è vuota. E quando Bill e gli altri si rialzano, si ritrovano di fronte Sole Ardente, Silver Samurai, Honey Lemon, Baymax e Go Go Tomago.
"Decisamente non è il caso di fare gli eroi, adesso" afferma Bill e, trascinando via Kayla e Hiro, tenta anche lui la via dell' uscita. La donna, pur nella concitazione del momento, non può fare a meno di pensare:"È inutile, per quanti sforzi faccia non riesco a liberarmi dalla mia maledizione di incontrare superesseri pronti a rovinare la mia vita".
I tre giungono nella sala degli specchi, ma prima che possano varcare la soglia dell' uscita Go Go Tomago, grazie alla sua incredibile velocità, li precede e sbarra loro la strada.
"Itsuki!" implora Hiro Takachiho "Ti prego, devi ricordare chi sei". Un ringhio inumano richiama la loro attenzione in quel momento: Baymax. "Pa... Baymax, tu mi sei sempre stato fedele, non puoi abbandonarmi ora".
"È inutile, ragazzo" dice il Re dei Giochi, che avanza insieme agli altri "Non possono sfuggire al mio controllo, però non capisco come ci sia riuscito tu. Ma lo scoprirò presto".
Le parole del folle uomo sono destinate a rimanere tali: improvvisamente Sole Ardente guarda gli specchi presenti tutt'attorno a sé, specchi che gli rimandano riflessi di sé, mostruosi riflessi di sé. In quel momento qualcosa scatta dentro di lui, in seguito nemmeno lui riuscirà a spiegarsi come, forse il vedere false immagini della propria persona lo ha spinto a riconoscere le falsità del Re dei Giochi. E così infiamma la sua mano, ma non la dirige verso Bill, Hiro e Kayla, bensì dietro il suo collo: c'è un urlo di dolore, poi Shiro Yoshida è finalmente libero.
"No!" esclama il Re dei Giochi "Come hai potuto...". Sole Ardente lo mette a tacere con un sano, vecchio pugno, poi provvede a rimuovere i congegni di controllo dagli altri suoi compagni. Li riconosce, ha studiato i file di alcuni celebri criminali: appartengono al Controllore. C'è lui dietro il Re dei Giochi? E cosa ne ricaverebbe da questa vicenda?
"Shiro!" si lancia Hiro ad abbracciarlo "Sei tornato in te, lo sapevo che ce l' avresti fatta".
"Sì, ragazzo. Ma non so spiegarmi nemmeno io come ci sono riuscito. Aspetta un attimo...". L' eroe giapponese protende la sua mano dietro il collo di Hiro e ne estrae un congegno simile a quelli presenti sui suoi compagni. "Non capisco, avrebbe dovuto funzionare anche con te: cosa è andato storto?".
"Tecnologia difettosa, probabilmente" interviene Bill Foster "Capita anche ai migliori".
Nel frattempo gli altri componenti dei Big Hero Six, dopo un iniziale attimo di mancamento, si sono ripresi e si avvicinano al loro leader. "Shiro, quanto tempo è passato da quando mi hai liberato da quella prigione?" chiede Silver Samurai "Dobbiamo scoprire cosa c'è di marcio al Giri Darkwind Plaza e potremmo avere perso tempo prezioso".
"I Rising Suns, sì" dice Honey Lemon "Devo regolare un paio di conti con loro".
"Lo faremo immediatamente" placa tutti Sole Ardente "Per prima cosa portiamo queste due persone al sicuro: sono solo vittime innocenti, coinvolte in qualcosa più grande di loro".
"Grande?" pensa Bill "Se solo sapessi...". Ma prima l' uomo deve soddisfare una sua curiosità:"Perdonami, ragazzo, ma perchè tra tutti i presenti allo spettacolo hai scelto proprio me?".
"Io... non me lo so spiegare" balbetta Hiro Takachiho "È stato un impulso improvviso, come se una voce dentro di me mi avesse detto che lei avrebbe risolto la situazione".
Poi i sei eroi giapponesi, Bill e Kayla escono dall' attrazione, portando con loro un ancora inerme Re Dei Giochi. Ma hanno subito una spiacevole sorpresa: sono attesi.
"Bene, bene" dice una ragazza "Finalmente siamo riusciti a trovarvi". Alle sue spalle vi sono altri otto componenti dei Rising Suns.
"Hana-Bi!" esclama Sole Ardente.
"Proprio io" conferma la leader del gruppo "Anche se odio i formalismi, vi invito ad arrendervi: in nome del governo del Giappone, siete tutti in arresto!".

CONTINUA...

PROSSIMAMENTE

Il ritorno degli Inumani

Note dell' Autore: Le due saghe che partono in questo numero hanno un tratto in comune: entrambe riprendono e portano a compimento una trama rimasta in sospeso su altre testate. Tuttavia, pur avendo inevitabilmente dei punti di contatto con tali storie, queste due saghe sono pienamente fruibili a sé. Vediamole comunque in dettaglio:
A) La storia dei Vendicatori riprende la trama degli Inumani, di Attilan e di Ronan iniziata nei primi due numeri di Fantastic Force, in cui l' Accusatore portava la cittadella sul pianeta da cui voleva dar vita alla rinascita dell' Impero Kree. Verso la fine di quella serie, la famiglia reale Inumana (con l' eccezione di Crystal) decideva di recarsi su quel pianeta per liberare il suo popolo. Ora scopriremo cosa è accaduto loro.
B) La storia del Golia Nero riprende la trama dei Big Hero Six e dei Rising Suns svoltasi sulle prime due UE di Others. In esse il Padrone del Mondo gettava un' ombra di infamia su Sole Ardente e soci costringendoli alla fuga e facendo sì che delle sue pedine, i Rising Suns appunto, divenissero i nuovi eroi del Giappone. Ma qual è il suo vero piano? Lo capiremo qui.
Altro appunto: per un po' non vedrete più Tigra su queste pagine, dal momento che apparirà su Vendicatori della Costa Ovest a partire dal nr. 8. Già da quel numero si tireranno le fila della trama che l' ha vista coinvolta su Vendicatori 35/50. Non temete, però, presto farà nuovamente capolino.
Chiedo infine scusa per la battuta più oscena mai apparsa su questa serie, ma con un po' di fortuna potreste anche non averla notata.